Laus Pompeia::Lodi
Federico Babarossa
Libero Comune
Diventata libero Comune attorno all’anno Mille dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente e le invasioni barbariche, Laus non volle sottomettersi a Milano che desiderava impadronirsi dei campi e delle vie di terra e d’acqua della bassa Lombardia. Ne derivò una serie di conflitti culminanti con la distruzione totale di Laus da parte dei milanesi (24 aprile 1158). Federico Barbarossa, sceso in Italia per ridurre all’obbedienza i comuni padani ribelli capitanati da Milano, diede di nuovo una patria ai laudensi esuli e riedificò la città sull’Adda. Lodi nuova nacque quindi ghibellina e fu sempre cara agli Svevi che le perdonarono anche la forzata adesione alla Lega Lombarda. Il libero comune di Lodi compì comunque il suo capolavoro nel XIII secolo, quando, a partire del 1220 e in collaborazione con Milano, i lodigiani scavarono il canale d’irrigazione della Muzza che esce dall’Adda a nord di Lodi e vi ritorna a Sud ( inizialmente si gettava nel Po ) percorrendo a semicerchio il territorio con una fittissima rete sussidiaria di rogge e di collettori.
La provincia di Lodi
Dopo una lunga lotta tra le principali famiglie nobili per il predominio della città, Lodi passò sotto il controllo dei Visconti che vi eressero un castello: dopo la breve signoria di Giovanni Svignati all’inizio del XV secolo, la città e il territorio entrarono a far parte del ducato di Milano in un turbinio di guerre( combattute nelle vicinanze di Agnadello, Melegnano, Pavia), prima sotto il dominio dei Francesi, degli Spagnoli, e infine, degli Austriaci. Nel 1816 Lodi, centro della migliore agricoltura lombarda e capitale del latte, diventò capoluogo di una provincia che comprendeva il Lodigiano, la Gera D’Adda, e – dopo il 1815 – anche il Cremasco, già possedimento veneto. La provincia di Lodi e Crema verrà abolita del 1859: Lodi ritorna con Milano, il Cremasco e parte della Gera d’Adda si uniranno a Cremona.
Così la città entra nell’Italia unita alla cui realizzazione molti patrioti lodigiani hanno comunque dato un notevole contributo.
La grande storia
- al tempo delle lotte tra Comuni e Impero,
- quando nel 1413 dal duomo di Lodi l’antipapa GiovanniXXIII emanò la bolla di convocazione del Concilio di Costanza che segnò la fine dello Scisma Occidentale,
- quando nel 1454 qui convennero i rappresentanti di tutti gli stati regionali italiani per firmare una pace generale, nota appunto come “Pace di Lodi” che poteva porre le basi per l’unificazione del nostro Paese. Si limitò invece a garantire all’Italia quarant’anni di relativa tranquillità: fu insomma una grande occasione perduta.
- il 10 maggio 1796, quando Napoleone Bonaparte, ventisettenne generale comandante dell’armata repubblicana francese, vinse al ponte dell’Adda, la sua prima grande battaglia, sbaragliando l’esercito austriaco e aprendosi la strada per Milano. E’ l’inizio di una folgorante carriera.
Lodi oggi
La provincia di Lodi comprende 61 comuni del territorio.